Salò è il centro urbano più importante della Riviera Occidentale del lago di Garda. La città si adagia sulle pendici del monte San Bartolomeo, sulle sponde di un ampio golfo. Il tessuto urbano più antico è un piacevole susseguirsi di eleganti palazzi e di splendidi monumenti, meravigliose testimonianze della dominazione veneziana, ed è delimitato a lago dall'ampia passeggiata che si snoda lungo tutto il golfo; dalle zone collinari a monte del centro abitato, invece, è possibile godere di una vista fantastica che si apre sull'Isola del Garda, sull'Isola di San Biagio (nota anche come Isola dei Conigli), sulla rocca di Manerba, e sulla penisola di Sirmione. Salò inoltre vanta un ricco calendario di manifestazioni culturali, musicali ed altri eventi di grande richiamo culturale durante tutto l'anno. Insomma, un luogo tutto da scoprire, ideale per trascorrere piacevoli giorni di vacanza in allegria e relax.
Di fondazione romana, Salò, tra il XIV ed il XV secolo, insieme ad altri trentatrè comunità della riviera gardesana e della vicina Vallesabbia riuniti nella Riperia Lacus Gardae Brixiensis - una sorta di federazione con a capo un podestà - cercò di rimanere autonoma sia da Brescia sia da Verona e passò più volte sotto il controllo della Repubblica di Venezia e dei Visconti di Milano. Nel 1377 Beatrice della Scala, moglie di Bernabò Visconti, decretò che Salò diventasse il capoluogo della Riperia.
Nel 1426 Salò e la Riviera si unirono spontaneamente alla repubblica di Venezia che concesse alla comunità i titoli di Magnifica Patria e di Figlia primogenita della Serenissima, insieme ad innumerevoli autonomie, tale da renderla quasi uno Stato, a sè stante. Le istituzioni della Comunità rimasero a Salò, dove Venezia inviava un suo governatore con il titolo di Provveditore e Capitano della Riviera. Oltre all'agricoltura e al commercio, in questo periodo fiorì la lavorazione del lino. Salò fu Capitale della Riviera fino al 1796, quando, in seguito al Campoformio, venne ceduta all'Austria.
Durante il periodo napoleonico, Salò entrò a far parte della Repibblica Cisalpina e del Regno d'Italia (1805-1814); successivamente ritornò otto il controllo asburgico nel Regno Lombardo Veneto fino al 1859, quando entrò a far parte del Regno di Sardegna. L'anno successivo Salò ottenne il titolo onorifico di città e, nel 1861, entrò a far parte del Regno d'Italia.
Il 30 ottobre 1901 la città fù colpita da un forte terremoto e, con la ricostruzione, l'assetto urbanistico della cittadina cambiò volto, soprattutto grazie alla realizzazione del lungolago.
Nell'ottobre 1943 fu fondata tra Salò e Gargnano la Repubblica Sociale Italiana, conosciuta anche come Repubblica di Salò.
Il 24 novembre 2004 la città venne nuovamente colpita da un violento terremoto di magnituto Richter 5,38.
Il Duomo, dedicato a Santa Maria Annunciata. La costruzione dell'imponente edificio, in stile tardo gotico, ebbe inizio nel 1453, su progetto dell'architetto Filippo delle Vacche. La facciata esterna è rimasta incompiuta. Il portale maggiore è stato realizzato fra il 1506 e il 1508 ad opera di Gasparo Cairano e Antonio Mangiacavalli, due dei principali esponenti della scultura rinascimentale bresciana. L'interno è suddiviso in tre navate ed è riccamente decorato. Le cappelle laterali furono fatte costruire da San Carlo Borromeo alla fine del Cinquecento e custodiscono dipinti di Paolo Veneziano, del Moretto, del Romanino, di Zenon Veronese e del Celesti. Il presbiterio ospita un magnifico Crocifisso gotico di Giovanni da Ulma e tele di Palma il Giovane, mentre sull'altare maggiore spicca una preziosa ancona lignea della fine del Quattrocento.
Il MuSa. Nuovo museo realizzato nell'ex chiesa di Santa Giustina, ospita varie collezioni d'arte e di scienza, tra cui il Civico Museo Archeologico, la Civica Raccolta del Disegno, il Museo del Nastro Azzurro, l'osservatorio meteosismico e diverse mostre temporanee.
Il palazzo del Podestà. Un tempo sede del consiglio della Magnifica Patria, oggi ospita il Municipio. Parte dell'edificio è una ricostruzione successiva al 1901.
Il teatro civico. La struttura, risalente al XIX secolo, ora è in ristrutturazione a seguito di una lunga fase di abbandono
Il palatto Terzi-Martinengo, a Barbarano. Fu costruito a metà del XVI secolo su incarico del marchese Sforza Pallavicino capitano della Repubblica di Venezia. Possiede un grande parco con stupende fontane. Il palazzo è proprietà privata, quindi non è visitabile.
Il lazzaretto di San Rocco (XV secolo). SI trova sulla rica opposta del Golfo.
Il cimitero monumentale. E' stato costruito sul progetto di Rodolfo Vantini (1792-1856) accanto al lazzaretto.
Gasparo da Salò (Salò, 20 maggio 1540 - Brescia, 14 aprile 1609), liutista e contrabassista, viene considerato l'inventore del Violino.
Carlo Pallavicino (Salò, 1640 circa - Dresda, 29 gennaio 1688), compositore.
Angelo Landi (Salò, giugno 1879 - Salò, 16 dicembre 1944), pittore.
Angelo Zanelli (San Felice del Benaco, 1879 - Roma, 1942), scultore
Luigi Comencini (Salò, 8 giugno 1916 - Roma, 6 aprile 2007), regista
Salò fa parte del parco Alto Garda Bresciano. Il monte San Bartolomeo, che sovrasta la città, è attraversato da sentieri naturalistici e paesaggistici fino alla sua vetta.